Documenti matrimonio

Non ti preoccupare adesso analizzeremo ogni aspetto della faccenda e vedremo quali documenti sono necessari per potersi sposare e quali altri derivano dal matrimonio. Cominciamo.
Per prima cosa stabiliamo subito i requisiti necessari per potersi sposare legalmente in Italia:
- Essere di due sessi diversi (altrimenti sarebbe un’ unione civile e non un matrimonio)
- Aver compiuto 18 anni (o 16 con l’ autorizzazione del Tribunale dei minori)
- Stato libero
- Capacità di intendere e di volere
- Nessun legame di parentela
Vediamo la documentazione neccassaria per:
Rito civile
- Documento d’identità
- Codice fiscale
- Certificato contestuale di residenza
- Marca da bollo da 16€
- Modello compilato delle pubblicazioni matrimonio.
I documenti di identità devono essere validi in Italia, quindi anche i cittadini stranieri dovranno assicurarsi di questo requisito.
Se invece doveste aver perso il vostro Codice Fiscale, ve lo avessero rubato o si fosse deteriorato potrete chiedere un duplicato all’agenzia delle entrate da qui.
Il certificato contestuale di residenza è un documento riassuntivo che attesta diverse informazioni anagrafiche (Stato di famiglia, cittadinanza e residenza). Questo documento potrete chiederlo di persona all’ ufficio del vostro comune oppure tramite il sito del vostro comune di residenza.
La marca da bollo da 16,00€ servirà per apporla sulle vostre pubblicazioni di matrimonio, se non sai cosa sono leggi questo articolo per capire anche a cosa servono.
Sempre dal sito del comune dovrete anche scaricare e compilare il modello per la richiesta delle pubblicazioni matrimonio necessario per far partire tutto l’iter burocratico.

rito religioso
- Certificato di Battesimo
- Certificato di Cresima
- Certificato di Stato Libero Ecclesiastico
- Attestato di paretcipazione al corso prematrimoniale
- Nulla Osta Ecclesiastico (diocesi o Comune diverso da quello di appartenenza dei coniugi)
Il certificato di battesimo dovreste già averlo ricevuto ma se non sapete più dove si trova o non lo avete mai ricevuto potrete richiederlo alla parrochhia dove avete ricevuto il battesimo, la quale si attiverà per fare la richiesta alla diocesi di competenza.
Il Certificato di Cresima è spesso richiesto dai vari parroci ma per quanto riguarda il diritto canonico non dice chiaramente se sia obbligatorio oppure no, ne riporto un’estratto:
” I cattolici che non hanno ancora ricevuto il sacramento della confermazione, lo ricevano prima di essere ammessi al matrimonio, se è possibile farlo senza grave incomodo.”
Come il Comune anche la chiesa vuole essere sicura che non vi siate mai sposati prima per cui dovrete chiedere anche un Certificato di Stato Libero Ecclesiastico.
Dovrete andare nella parrocchia dove avete avuto il domicilio per almeno sei mesi dal compimento dei 18 anni, se è difficile capire quale sia la parrocchia o ci sia una ragione per cui questo dicumento sia difficile da ottenere potrete anche sostituirlo con un giuramento davanti al parroco in presenza di alcuni testimoni.
Se volete sposarvi in chiesa dovrete fare anche un corso prematrimoniale dal parroco il quale alla fine di questo vi darà anche il rlativo Attestato di partecipazione.
Avete deciso di sposarvi fuori dal vostro Comune o in una diocesi diversa? Oppure abitate in due posti diversi per cui uno dei due coniugi si sposerà in un comune o in una dicesi diversa dalla sua?
Benissimo, allora avrete bisogno di un nulla osta ecclesiastico ovvero un documento che attesti che siete liberi da vincoli e che potete contrarre il matrimonio rilasciato dal vostro parroco che può provvedere in autonomia a inviarlo alla parrochia nella quale vi sposererte o darlo a voi da consegnare.

COniuge straniero
- Passaporto in corso di validità
- Nulla osta matrimoniale o capacità matrimoniale
Il passaporto è un documento d’identità che può presentare il coniuge strtaniero in caso non sisa in possesso di altro documento di identità valido in Italia.
Oltre a questo però dovrà anche dimostrare di non essersi già sposato o di non aver altri tipi di vincoli che siano d’ impedimento e per farlo dovrà ottenere il nulla osta per capire cosa sia e come ottenerlo ti invito a leggere questo articolo in cui spiego tutto molto bene.

Documenti post-matrimonio
Purtroppo non è così, una volta sposati ci sono ancora alcune pratiche da sbrigare:
- Certificato matrimoniale, estratto di matrimonio o copia integrale
- Congedo matrimoniale
- Indirizzo di residenza della famiglia
Dopo esservi sposati dovete avere un documento che ne attesti la validità per averlo dovete richiederlo al vostro comune di residenza o al comune in cui vi siete sposati, la richiesta va fatta on line oppure allo sportello del Comune e riceverete il pdf via mail o una copia via posta.
I documenti che corrispondono a questo scopo sono 2:
- Certificato di matrimonio
- Estratto di matrimonio
Il certificato di matrimonio è un documento che attesta solo i dati anagrafici degli sposi, la data e il luogo del matrimonio se si ha necessità di avere un documento con maggiori informazioni dovrete richiedere l’estratto di matrimonio il quale contiene:
- Residenza
- Cittadinanza
- Regime patrimoniale (comunione o separazione) scelto dagli sposi
- Eventuale divorzio
- Orario di celebrazione del rito
- Altre annotazioni ritenute importanti ed inserite nell’estratto
Probabilmente già saprai dell’esistenza del congedo matrimoniale o licenza matrimoniale in pratica un periodo retribuito di 15 giorni dal lavoro da poter richiedere al proprio datore di lavoro se non sai cosa è o come funziona puoi leggere questo articolo dove ne parlo dettagliatamente.
Al termine di questo periodo dovrai dare proprio il documento di cui parlavo sopra al tuo datore di lavoro.

Ultimo aspetto legato alla burocrazia del matrimonio è l’ indirizzo di residenza della famiglia, su questo aspetto ho notato una certa confusione per cui cercherò di fare chiarezza.
Riporto gli articoli 143 e 144 del codice civice
143.
“Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi
diritti e assumono i medesimi doveri.
Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedelta’,
all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse
della famiglia e alla coabitazione.
Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie
sostanze e alla propria capacita’ di lavoro professionale o
casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.”
art 144.
“Il marito e’ il capo della famiglia; la moglie segue la condizione
civile di lui, ne assume il cognome ed e’ obbligata ad accompagnarlo
dovunque egli crede opportuno di fissare la sua residenza”
In sostanza la legge dice che esiste un obbligo di coabitazione ma non di residenza, quindi marito e moglie potranno avere la residenza in due posti separati, ma la residenza familiare dovrà comunque essere una sola.
C’è da specificare poi che per il diritto (Art,43 del Codice Civile) la residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale, mentre il domicilio è dove la persona ha il centro dei suoi affari e interessi.
A livello fiscale le cose sono cambiate a partire dalla sentenza della Corte Costituzionale del 13 Ottobre 2022 infatti, prima la possibilità dell’esenzione IMU sulla prima casa era concessa solo per la casa della residenza coniugale, adesso invece i coniugi potranno avere due seconde case, ovvero una per uno, ed entrambe potranno beneficiare dell’esenzione.